Oltre 360 aziende food e non-food e oltre 400 enti non-profit sono parte del nostro network per prevenire e ridurre lo spreco alimentare. Il nostro portale per la gestione delle donazioni sfrutta la tecnologia blockchain per garantire trasparenza e tracciabilità nella gestione dei flussi di denaro e merci.
Sono molti i casi virtuosi che possiamo raccontare, oggi è il turno di Rovagnati, leader tra le aziende italiane di produzione di salumi e riconosciuta a livello mondiale, presente in più di 20 paesi, con un fatturato di 309,4 milioni di euro, circa 1.200 lavoratori e 3 impianti di allevamento.
L’unicità e l’eccellenza della qualità, perseguita eseguendo un’accurata e rigorosa selezione delle carni e mediante controlli su tutta la filiera, contribuiscono al raggiungimento del loro obiettivo principe: tutelare il consumatore finale.
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG’s) delle Nazioni Unite, Rovagnati ha avviato un percorso di responsabilità sociale e lanciato nel 2017 il proprio programma di Corporate Social Responsibility “Rovagnati Qualità Responsabile”. RQR è l’ambizioso progetto attraverso il quale l’azienda si fa promotore di uno sviluppo sostenibile ponendo qualità, persone e ambiente al cuore di ciò che fa da sempre.
Conscia dell’importanza della lotta allo spreco alimentare, Rovagnati si è impegnata in una serie di iniziative volte a sostenere i territori e le comunità in cui ogni giorno opera: dalle donazioni alimentari alle partnership con organizzazioni del terzo settore.
Abbiamo intervistato Gabriele Rusconi, Managing Director e Board Member di Rovagnati, e gli abbiamo chiesto cosa li ha spinti a sposare la nostra filosofia e quali risultati sono stati raggiunti insieme a noi.
1) Perché avete deciso di sposare la filosofia di Regusto e la sua tecnologia?
Rovagnati è da tempo al fianco delle comunità più bisognose attraverso azioni concrete come le donazioni delle proprie eccedenze. L’azienda si è sempre spesa in tal senso, nella consapevolezza che il donare, oltre a essere di fondamentale aiuto per migliaia di persone, consente di offrire un contributo concreto nella lotta allo spreco alimentare, tema cruciale per la nostra industria.
Abbiamo sposato la filosofia di Regusto alla fine del 2021 perché ci siamo riconosciuti prima di tutto nel suo impegno e nella sua missione. Decisi a rafforzare la nostra strategia di Corporate Social Responsibility, abbiamo individuato nel supporto concreto alle persone uno dei pilastri del percorso sostenibile di Rovagnati.
Oggi doniamo tramite Regusto perché la trasparenza e la tracciabilità offerte dalla tecnologia blockchain rispondono perfettamente a tre obiettivi chiave dell’azienda: restare fedeli al nostro DNA valoriale, investire in innovazione tecnologica e rafforzare la rete di supporto e relazione con enti e comunità che hanno bisogno di noi.
2) Quali sono i benefici riscontrati per l’azienda? Quali i risultati raggiunti e in quanto tempo?
Il processo di donazione delle eccedenze alimentari era già consolidato all’interno di Rovagnati grazie alla collaborazione di funzioni e reparti attivi in questo senso, dalla Produzione al Planning.
Costruendo una presenza su Regusto abbiamo, però, aggiunto un tassello ulteriore a questo flusso. In primis perché abbiamo ulteriormente coinvolto le associazioni con cui collaboriamo – come il Banco Alimentare e Pane Quotidiano – invitandole a fare network anche attraverso il digitale, ma soprattutto perché abbiamo attivato un nuovo flusso di donazioni che si conclude con il caricamento in piattaforma e che quindi è totalmente sicuro, immediatamente tracciabile e convertibile in indici di sostenibilità, con report scaricabili in qualsiasi momento.
Nel 2021 Rovagnati ha donato un totale di 15,4 tonnellate di prodotti e, solo da gennaio 2022 a oggi ne abbiamo distribuite più di 6 tonnellate che equivalgono a oltre 11.000 pasti.
3) Quali sono i benefici riscontrati per l’ambiente? Quali i risultati raggiunti e in quanto tempo?
Crediamo che uno dei principali vantaggi di Regusto sia proprio questo: la traducibilità di azioni che abbiamo sempre compiuto in indici misurabili di impegno ambientale. Solo nei primi quattro mesi dell’anno, grazie alle donazioni tracciate su Regusto, abbiamo risparmiato 1.120 kg di CO2.
La disponibilità di dati come questo è preziosa nel nostro attuale piano strategico perché ci motiva a fare della sostenibilità un elemento chiave di sviluppo, fissando degli obiettivi e dotandoci di strumenti per perseguirli. Ci ha permesso di valorizzare le donazioni nella loro valenza più sistemica, cioè come un elemento del tutto sinergico rispetto ad altre azioni che stiamo intraprendendo negli ambiti della sostenibilità ecologica, economica e sociale.
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