Qual è il legame tra donazioni e impatto ambientale? Attraverso le parole di Federica Liberti, consulente Efficert, Regusto racconta il rapporto tra le donazioni effettuate tramite la piattaforma e il risparmio di CO2 che viene calcolato e presentato agli utenti. Lo scopo principale è quello di rendere consapevoli in maniera concreta e tangibile aziende e utenti, sui positivi impatti ambientali generati dalla donazione/ridistribuzione dei propri beni in eccedenza. Tutto questo avendo come obiettivo l’ecosostenibilità della comunità in cui viviamo.
Di cosa si occupa Efficert e perché collabora con Regusto?
Efficert è una realtà che opera nel settore della riqualificazione energetica e della sostenibilità ambientale. L’attività di Efficert si concentra sull’analisi di impatto secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), con lo scopo di offrire strumenti di gestione eco-efficiente a privati, aziende e istituzioni.
La collaborazione con Regusto nasce dall’importanza che questa analisi comporta nel legame tra donazioni e impatto ambientale: le aziende che donano e vendono attraverso la piattaforma Regusto hanno il diritto e la responsabilità di conoscere i dati inerenti al risparmio di emissioni di CO2 generato dalle loro azioni.
Possiamo quindi dire che la “responsabilità sociale” delle aziende è uno degli obiettivi di questa analisi?
Esattamente. Nello specifico si parla di CSR, ovvero Corporate Social Responsability: la responsabilità che assume un’azienda in termini di sostenibilità e comunicazione della propria Green Identity. Lo scopo finale è alimentare la volontà delle aziende di contribuire in modo sostenibile allo sviluppo dei propri prodotti.
Questo, infatti, comporta un grande vantaggio dal punto di vista della Brand Identity, poiché i consumatori sono sempre più attenti ai valori etici messi in atto dalle aziende.
Come si presenta il panorama europeo rispetto alle tematiche di sostenibilità?
Attualmente, soprattutto in Europa, c’è una grande attenzione rivolta alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, per cercare di fronteggiare l’emergenza climatica in atto. L’Unione Europea infatti si è impegnata con il Green Deal a raggiungere un impatto climatico zero entro il 2050, tramite lo sviluppo di una solida politica ambientale condivisa.
Inoltre le Nazioni Unite hanno recentemente evidenziato 17 punti su cui sarebbe opportuno lavorare da qui al 2030 in termini di attenzione all’ambiente e alla società. L’attività di Regusto si è allineata a questi obiettivi: la piattaforma, infatti, rappresenta uno strumento di facilitazione nel generare consapevolezza e stimolare la prevenzione dello spreco, poiché produce indici di impatto che possono essere inseriti nei bilanci sociali interni ed esterni delle aziende interessate a comunicare il proprio sviluppo green.
Come viene calcolato l’impatto ambientale generato dalle donazioni?
Nello specifico viene considerata la Carbon footprint generata dal mancato smaltimento dei prodotti donati, ovvero vengono calcolate le emissioni di CO2eq evitate attraverso le donazioni.
I beni donati infatti, invece di essere smaltiti, vengono redistribuiti: in questo modo il loro ciclo di vita viene prolungato e le prestazioni ambientali migliorate.
Ci sono stati nel corso del 2020 degli esempi di grande impatto ambientale?
Nonostante le difficoltà che ogni azienda ha riscontrato durante quest’anno di pandemia, due clienti in particolare hanno generato un positivo impatto ambientale attraverso le loro donazioni e vendite.
TopMelon, azienda operante nel settore del fresco, da luglio a dicembre ha evitato l’emissione di 1760 kgCO2eq e ha generato un impatto sociale equivalente a 17.600 pasti distribuiti (100% di prodotti donati).
GMF, azienda di riferimento nello scenario distributivo italiano, ha concluso il 2020 con 2074 kgCO2eq evitati e 61.254 pasti equivalenti distribuiti (34% prodotti donati e 66% prodotti venduti).
Per concludere, cos’ha in serbo Regusto per il 2021 rispetto agli indici di impatto?
Attualmente la piattaforma, per gli utenti che scelgono l’abbonamento “Report”, fornisce i dati relativi agli indici di impatto ambientale (kgCO2eq) e sociale (pasti equivalenti). Nel corso del 2021 verranno implementati e rilasciati nuovi indici di impatto tra cui quello relativo al risparmio di acqua. Inoltre il nostro obiettivo a lungo termine è quello di implementare il calcolo di questi dati anche per i prodotti non alimentari.